Finalmente è giunto il, 27 aprile, giorno del grande evento dell’Open Day del deposito Locomotive di Palermo.
Peccato non essere stato insieme al Gruppo dei Gloriosi Musi Neri, perché mi sarebbe piaciuto raccogliere le vostre impressioni su quanto visto e sentito.>
Mi sono incontrato col caro collega Domenico Pisciotta, nella foto il primo a destra.
L’amico e collega alla mia destra è l’ex macchinista Angelo Tomaselli che fa parte dal 2006 dell’Associazione treno DOC di Palermo, Associazione che insieme a Fondazione FS e Trenitalia hanno organizzato il magnifico evento.
Angelo insieme a Giorgio Speranza,  un altro Socio dell’Associazione, sono state le guide instancabili dei vari gruppi di visitatori che mano a mano giungevano dalla stazione di Palermo Centrale. 
In questa foto a lato vediamo Angelo che illustra
 sommariamente un banco di manovra di una E. 633, così pure il banco di una ALn 668 e pure un simulatore di banco di una I.E. 646 con l’aggiunta dell’alzamento pantografo. 
Si potevano visitare: l’ eD. 343 - 1001, dove in una cabina sono stati rimessi i vetri frontali ricurvi, come all’origine, così pure I'E. 646 – 196 di Fondazione, ristrutturato per treni storici.
Il percorso degli amici Soci portava inoltre alla spiegazione e relativa funzione: di un segnale semaforico ad ala funzionante, con relative luci verde e rosso e un segnale luminoso di avviso che riproduce il giallo lampeggiante; c’é pure un passaggio a livello funzionante; delle vetture storiche anni 1920; per non parlare di una jeep ristrutturata portata in Sicilia dagli americani nel dopoguerra, la “Willy” così pure una Draesina, anch’essa funzionante e un quadri ciclo. >
Come potete vedere da quest’altra foto c’è una vecchia locomotiva a vapore, la 740 – 300, recuperata a Castelvetrano e memorabile perché nel 1974 è stata utilizzata per le riprese del film “il Padrino 2”. C’era pure tanta roba ferroviariaria raccolta qua e là,  messa in mostra per non dimenticare.
Le impressioni ed emozioni che abbiamo avuto: da parte dell’amico Domenico, vedeva “ tutto triste” perché abituato a vedere e sentire il Deposito chiassoso ed allegro con l’andirivieni: di operai, macchinisti, impiegati e pulitori, come pure i rumori di locomotori ed automotrici; mentre per me l’ho vissuto come un momento di rinascita, essendo Treno DOC  lì presente!
Quell’ambiente è diventato un angolo della ferrovia della Sicilia per non parlare di aver rivisto vecchi colleghi come Angelo, Domenico e il CD.Mondino.






Pagina web realizzata con la collaborazione di Angelo Tomaselli